2 giorni sull’isola di Hydra a ottobre
L’itinerario di una italogreca nel golfo Saronico
Le isole della Grecia sono famose in tutto il mondo, ma ce ne sono alcune che per sfortuna (o fortuna) si conoscono poco. Una di queste è proprio Hydra, un’isoletta di 50 km² dove non possono circolare le auto, e a meno di 2 ore da Atene.
Vivendo nella capitale greca ormai da anni, ho visitato Hydra in più occasioni, ma ci ritorno sempre volentieri. Questa volta, però, il mio viaggio sull’ "isola degli asinelli” è stato diverso. Non era estate, non ero con amici e Hydra era semi-deserta.
Quando pensi a ottobre pensi alle castagne, all’uva e ai colori dell’autunno. Ma in Grecia puoi tranquillamente pensare al mare, e andarci anche. È quello che ho fatto io quando è venuto Emanuele dall’Italia a trovarmi: organizzare un mini viaggio a Hydra.
Era il 22 ottobre, e il weekend successivo si sarebbe celebrato l'Oxi Day (il Giorno del No), una festa nazionale che l'anno passato cadeva di venerdì. Non mi piace viaggiare quando lo fanno gli altri, spendere cifre esorbitanti e non amo i luoghi affollati. Ecco perchè siamo andati a Hydra la settimana prima che l’isola venisse “invasa”.
Il porto di Hydra che ci accoglie dal traghetto
Hydra è di solito tra le prime scelte degli ateniesi quando si tratta di viaggi brevi, per cui ti consiglio di informarti sempre sulle festività locali ed evitare i giorni di punta. In questo modo ti godrai l’isola come abbiamo fatto noi e pagherai tutto la metà 😏
Prenoto i biglietti su Ferryhopper e scelgo l’itinerario delle 09:30 di Alpha Lines. Non avevo mai viaggiato con questa compagnia, ma sono rimasta piacevolmente sopresa dalla bellezza del loro aliscafo, dalla modernità e, soprattutto, dalla pulizia (bagno top!).
Il traghetto che approccia piano piano il porto di Hydra ci dà la possibilità di scattare qualche foto e avvistare alcuni asinelli pronti a darci il benvenuto.
Ci addentriamo nelle vie del paese verso l’hotel per lasciare i bagagli e iniziare l’esplorazione. Korali Guesthouse (a pochi minuti dal porto) ci accoglie con la sua semplicità e una bottiglietta di vino nel frigo che avremmo poi bevuto in serata sul delizioso balconcino della camera.
Il bel tempo ci concede abiti leggeri, ma è sempre bene vestirsi a strati quando si visita Hydra. Si cammina tanto, si suda, ma il vento in alcuni punti non lascia scampo.
Due asinelli fermi vicino il nostro hotel a Hydra
Giorno 1: Hydra ovest
In un fine settimana cerchi di fare il più possibile, per cui decido di dividere Hydra in 2 parti, visitando prima l’ovest e lasciando il lato est per la domenica. Il programma di sabato avrebbe previsto una camminata di quasi 3 km fino alla spiaggia di Plakes, con soste qua e là tra foto, caffè e pranzo.
Prima fermata: forno Karagiannis (uno dei miei preferiti) per una tiropita e un freddo espresso. Passata la zona del porto inizia la bellissima passeggiata vista mare, con le spiaggette rocciose di Hydronetta e Avlaki che ti invitano a tuffarti nel blu di Hydra. La giornata è splendida e ci pentiamo di non aver messo il costume da bagno.
Dal sentiero si gode un panorama spettacolare di tutto il golfo e ogni punto sembra perfetto per scattare 1000 foto. Troviamo anche alcune panchine per contemplare la vista, tra cui una in pietra dedicata a Leonard Cohen, che si trasferì a Hydra negli anni ‘60. Come biasimarlo!
L’incantevole scorcio di Hydronetta e il panorama sul golfo Saronico
Continuiamo a passeggiare fin quando arriviamo a Kamini, col suo porticciolo, le sue casette bianche e qualche ristorantino. Gattini ovunque e un silenzio quasi assordante.
Durante la nostra passeggiata incontriamo tantissimi gatti, tutti paffuti e amichevoli. Una signora del luogo ci spiega che a Hydra i gatti sono amati e sfamati da tutti. Quasi una celebrità.
Io ed Ema da quel momento decidiamo di tenere il conto di tutti i gattini visti in 2 giorni sull’isola.
Ema che gioca con un gattino al porto di Kamini
Il sole comincia a picchiare forte e avvistiamo in lontananza la deserta spiaggia di Vlichos. Niente tuffo per noi, ma solo qualche minuto per goderci il sole.
La fame comincia a farsi sentire, e la vicina Taverna Marina è sempre una garanzia. Il posto è molto bello, serve pesce fresco e la vista è straordinaria. Antipasti della casa, calamari, polipo, bieta fresca e per concludere il dolce offerto dalla casa, come da tradizione greca!
Info utile: Un altro must per pranzo a Hydra è To Pefkaki, ma quel weekend lo abbiamo trovato chiuso.
Alcune mezè che abbiamo ordinato alla Taverna Marina
Ritorniamo sulla strada principale e arriviamo vicino la chiesa di Agios Charalambos, un bellissimo spot per foto instagrammabili.
Dopo 10 min. di camminata tra stradine di campagna e villette sul mare (molte delle quali abbandonate), raggiungiamo l’ultima meta: la spiaggia di Plakes. Una parte del litorale è privata ed è riservata ai clienti del famoso hotel Four Season di Hydra. Noi decidiamo di stenderci all’ombra di un albero dal lato spiaggia libera per respirare il profumo del mare.
È tempo di rientrare, fare lo stesso percorso al contrario e riposarsi un po’. Ma prima che il sole tramonti corriamo al castello di Kavos per goderci lo spettacolo arancione.
La nostra giornata si conclude con doccia, passeggiata serale tra le stradine deserte di Hydra e un Moscow Mule vista porto al The Pirate Bar. Non avendo molto fame (visto il pranzo abbondante), prendiamo delle patatine fritte lungo la strada e ce le godiamo sul nostro balconcino assieme al vino offerto dall’hotel.
Il tramonto che abbiamo visto dal castello di Kavos
Giorno 2: Hydra est
Secondo e ultimo giorno a Hydra. Lasciamo il bagaglio in hotel contando di riprenderlo poco prima della partenza, e ci dirigiamo verso l’altro lato dell’isola. Il punto di arrivo sarà la fortezza di Mandraki, a 3 km.
Fermata strategica da EU Bakery per cappuccino e koulouri fresco, e si parte!
Anche da questa parte la passeggiata sul mare è bellissima, più selvaggia e con poca ombra naturale. Tanti papaveri e un’enorme struttura a forma di sole che richiama subito la nostra curiosità. Si tratta del Deste Foundation Project Space, un ex-mattatoio che ospita ogni anno delle mostre gratuite. Noi abbiamo trovato quella di Jeff Koons, con interessanti installazioni ispirate al dio Apollo.
Io che, incuriosita, mi avvio verso l’entrata dell’ex-mattatoio di Hydra
Continuamo la nostra passeggiata e ammiriamo diverse ville con ingresso privato sul mare. Alcune sono protette da muri di pietra molto alti, ma altre ci danno la possibilità di sbirciare i loro giardini.
Dopo aver camminato quasi 20 min., arriviamo al porticciolo di Mandraki, che ci accoglie con la sua spiaggetta e i tavolini dell’ouzeri Mandraki 1800. Ci sono 2 famiglie che si divertono nell’acqua e qualcuno che sorseggia un caffè greco.
Siamo quasi a destinazione, ma ci fermiamo qualche minuto sulla spiaggia del Mandraki Beach Resort, ovviamente chiuso. Vedere la zona deserta mi ha fatto uno strano effetto, dato che in estate la struttura è sempre popolatissima.
Percorriamo una stradina non asfaltata e arriviamo finalmente in cima alla piccola fortezza. Sfortunatamente non è rimasto molto, ma il panorama è davvero bello. Stanchi e accaldati ci sediamo tra le cavità all’ombra e ci godiamo la vista.
Romantico, vero?
La fame comincia a farsi sentire, ma dato che il nostro traghetto per Atene è alle 17:45, decidiamo di pranzare nella città di Hydra e continuare l’esplorazione.
Riusciamo a sederci da Xeri Elia, storica taverna di Hydra di cui amo il bellissimo pergolato e il suo ulivo millenario posto al centro. Anche la cucina è molto buona, con piatti della tradizione preparati come a casa. Moussakà e dolmades per noi, e una birretta fresca che berremo beatamente anche fin dopo la chiusura.
Mancano quasi 2 ore alla partenza, per cui decido di far vedere a Ema la Farmacia Rafalia, tra le più antiche della Grecia. Purtroppo la troviamo chiusa, ma dalla finestra riusciamo a scorgere l’arredamento in legno, vasi di porcellana e qualche utensile.
Prima di riprendere le valigie resta un’ultima cosa da fare: mangiare il gelato al pistacchio della pasticceria Karamela. Tra i migliori in assoluto, è una di quelle cose che devi provare a Hydra, o sì o sì.
Con la dolcezza nella pancia (e nel cuore) è arrivato il momento di salire a bordo del traghetto e lasciare l’isola.
Cat gang tra i vicoli di Hydra
Salutiamo Hydra, i suoi asinelli e i 25 gattini incontrati per strada con la speranza di contarne ancora di più la prossima volta. 🥰
Autrice Blog
Sono Nicole Adonopoulos, da sempre traduttrice e da qualche anno copywriter. Metà greca e metà italiana, amo il buon cibo, i viaggi fuori stagione e raccontarli.
🍝🌊✍️
La mia avventura in Ferryhopper è iniziata 5 anni fa, e da allora cerco di portarvi in giro per l'Italia e nel resto del mondo attraverso i miei testi. Nota importante: I consigli di viaggio, le mete alternative e i ristoranti da provare non mancano mai! 😋